In un periodo di forti rincari dei combustibili arriva una buona notizia. Dalle ore 9 di mercoledì 9 marzo 2011 nella sezione Incentivi MSE 2011 sul sito del Consorzio Ecogas - www.ecogas.it - è possibile prenotare, a cura delle officine di installazione, gli incentivi per la conversione a gas – Gpl e metano - degli autoveicoli. Hanno diritto al contributo le persone fisiche e giuridiche (queste ultime nei limiti della normativa comunitaria sul "de minimis") che trasformano il proprio autoveicolo a Gpl o a metano presso un operatore che abbia aderito all'iniziativa di incentivazione. L'ammontare del contributo è di 500 euro per la conversione a Gpl e di 650 euro per quella a metano.
24 miliardi. "Il fondo a disposizione per l'anno – ha dichiarato Alessandro Tramontano, presidente del Consorzio Ecogas – ci è stato confermato dal ministero dello Sviluppo Economico e ammonta a 24.811.266 euro. È il risultato degli stanziamenti residui, del fondo strutturale previsto dalla L. 403/97 (la prima "rottamazione") e del monitoraggio finale relativo agli incentivi MSE 2006/2010 condotto dal Consorzio Ecogas in qualità di referente del ministero dello Sviluppo Economico per la gestione delle prenotazioni e del monitoraggio."
Per auto e furgoni. Gli autoveicoli oggetto dell'incentivazione sono gli M1: "trasporto di persone, aventi al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente" e gli N1: "trasporto merci, aventi massa massima non superiore a 3,5 t", appartenenti a qualsiasi categoria Euro.
Sconto in fattura. "I contributi MSE vengono detratti sotto forma di sconto direttamente in fattura", ha spiegato Tramontano. Per ottenerli gli aventi diritto devono rivolgersi alle officine aderenti all'iniziativa che cureranno tutte le pratiche burocratiche chiedendo al beneficiario solo alcuni documenti". Il loro elenco è consultabile sul sito www.ecogas.it, alla voce Incentivi MSE. Per le trasformazioni a Gpl e metano è stato inoltre adottato un listino prezzi massimi al pubblico che gli operatori aderenti si impegnano a non superare e i cui importi sono invariati dal 2009.
Per prima cosa, prenotare. L'incentivo viene assegnato in ordine cronologico di prenotazione, ottenendo così l'impegno dell'importo corrispondente. Il collaudo dell'impianto perfeziona comunque la posizione di ogni singolo intervento e va eseguito entro 90 giorni dalla prenotazione. Per informazioni, il Consorzio Ecogas mette a disposizione degli automobilisti il numero verde 800.500.501.
News Auto/Moto
Questo Sito consente di visualizzare in anteprima le uscite dei nuovi modelli di auto/moto.
martedì 8 marzo 2011
Nissan Micra 1.2
Look da ranocchia, addio. La nuova Micra è cambiata nell'aspetto e soprattutto nello spirito, puntando sulla semplicità in tutti i sensi: dalle linee della carrozzeria allo stile di guida, ideale per chi vuole la vita facile ed è disposto a rinunciare a qualche emozione. A maggior ragione se si sceglie l'automatico CVT, in abbinamento all’unica motorizzazione per ora disponibile: un 3 cilindri di 1.2 litri a benzina da 80 CV.
Com'è fatta. Lunga 3,78 metri, la Micra monta - nella versione in prova - cerchi di lega da 15". Sistemandosi al posto di guida, la plancia nera e di plastica piuttosto dura fa capire che prevalgono la razionalità e l’attenzione a eliminare i fronzoli. L’effetto è comunque buono, visto che l’Acenta in prova è piuttosto ricca: dal navigatore satellitare al sistema di ricerca parcheggio, dai comandi di autoradio e cruise control sul volante fino al climatizzatore automatico di serie. Per contro, ci sono anche assenze ingiustificate, come gli alzacristalli elettrici posteriori e la regolazione in profondità del volante. La posizione di guida è abbastanza comoda, ma chi supera il metro e 80 si trova col volante basso e con le ginocchia troppo piegate. Tutti i comandi sono ben disposti e intuitivi da usare, anche se alcuni particolari contribuiscono a rendere il nuovo modello più ordinario, se non addirittura sottotono: per esempio le levette per l’apertura del serbatoio e del cofano sono di scarsa qualità. Ultimo appunto al vano bagagli, che non supera la prova passeggino.
Prestazioni L’accoppiata tra il nuovo motore a benzina a 3 cilindri e il cambio automatico Cvt è ben riuscita e consente di viaggiare a velocità di crociera col motore a regimi molto bassi: a 130 km/h siamo attorno ai 2.800 giri/minuto. La tendenza a usare il regime più basso possibile può dar fastidio quando si marcia a velocità ridotte: sui 50-55 km/h costanti il motore scende quasi al minimo, a quota 1.000 giri, con qualche vibrazione di troppo. C’è di buono che il Cvt è rapido a risalire, come dimostra l'ottimo "70-120" in 13,2 secondi. Senza dimenticare che resta un cambio molto più adatto ad andature turistiche. Il vantaggio più evidente sta nei consumi, quasi da record: con una media di 14,2 km/litro.
Su strada. La nuova Micra ha il pregio di essere un’automobile molto maneggevole e facilissima da guidare. Persino in manovra, grazie alla leggerezza del comando e al diametro di sterzata molto contenuto. Lo sterzo mantiene sempre un buon carico e dà un discreto feeling anche nei test di stabilità, sebbene non sia così diretto e progressivo come sulle migliori concorrenti. Nei cambi di corsia, in curva o sul rettilineo, la Micra non è mai un fulmine, ma ha un comportamento sincero e il rollio è ben frenato. Al limite, sottosterza, ma c’è sempre l’Esp pronto a intervenire se si esagera. L’assetto, con gommatura da 15", si rivela parecchio rigido sulle sconnessioni, soprattutto per chi siede dietro. Per quanto riguarda il confort acustico, invece, con un cambio di questo tipo ci si poteva aspettare di peggio. L’effetto scooterone in accelerazione non è poi così fastidioso. Una volta lanciati, casomai, rimane qualche fruscio di troppo.
Com'è fatta. Lunga 3,78 metri, la Micra monta - nella versione in prova - cerchi di lega da 15". Sistemandosi al posto di guida, la plancia nera e di plastica piuttosto dura fa capire che prevalgono la razionalità e l’attenzione a eliminare i fronzoli. L’effetto è comunque buono, visto che l’Acenta in prova è piuttosto ricca: dal navigatore satellitare al sistema di ricerca parcheggio, dai comandi di autoradio e cruise control sul volante fino al climatizzatore automatico di serie. Per contro, ci sono anche assenze ingiustificate, come gli alzacristalli elettrici posteriori e la regolazione in profondità del volante. La posizione di guida è abbastanza comoda, ma chi supera il metro e 80 si trova col volante basso e con le ginocchia troppo piegate. Tutti i comandi sono ben disposti e intuitivi da usare, anche se alcuni particolari contribuiscono a rendere il nuovo modello più ordinario, se non addirittura sottotono: per esempio le levette per l’apertura del serbatoio e del cofano sono di scarsa qualità. Ultimo appunto al vano bagagli, che non supera la prova passeggino.
Prestazioni L’accoppiata tra il nuovo motore a benzina a 3 cilindri e il cambio automatico Cvt è ben riuscita e consente di viaggiare a velocità di crociera col motore a regimi molto bassi: a 130 km/h siamo attorno ai 2.800 giri/minuto. La tendenza a usare il regime più basso possibile può dar fastidio quando si marcia a velocità ridotte: sui 50-55 km/h costanti il motore scende quasi al minimo, a quota 1.000 giri, con qualche vibrazione di troppo. C’è di buono che il Cvt è rapido a risalire, come dimostra l'ottimo "70-120" in 13,2 secondi. Senza dimenticare che resta un cambio molto più adatto ad andature turistiche. Il vantaggio più evidente sta nei consumi, quasi da record: con una media di 14,2 km/litro.
Su strada. La nuova Micra ha il pregio di essere un’automobile molto maneggevole e facilissima da guidare. Persino in manovra, grazie alla leggerezza del comando e al diametro di sterzata molto contenuto. Lo sterzo mantiene sempre un buon carico e dà un discreto feeling anche nei test di stabilità, sebbene non sia così diretto e progressivo come sulle migliori concorrenti. Nei cambi di corsia, in curva o sul rettilineo, la Micra non è mai un fulmine, ma ha un comportamento sincero e il rollio è ben frenato. Al limite, sottosterza, ma c’è sempre l’Esp pronto a intervenire se si esagera. L’assetto, con gommatura da 15", si rivela parecchio rigido sulle sconnessioni, soprattutto per chi siede dietro. Per quanto riguarda il confort acustico, invece, con un cambio di questo tipo ci si poteva aspettare di peggio. L’effetto scooterone in accelerazione non è poi così fastidioso. Una volta lanciati, casomai, rimane qualche fruscio di troppo.
lunedì 7 marzo 2011
Salone Auto Ginevra 2011 - Novità 6
martedì 1 marzo 2011
Speciale Ginevra 2011 - TUTTE LE NOVITÀ DAL SALONE
AUTO IN ARRIVO
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Alfa Romeo 4C
Dopo averne parlato a lungo, ecco finalmente l'automobile più attesa di tutto il Salone di Ginevra: l'Alfa Romeo 4C Concept, la coupé a trazione posteriore a 2 posti secchi con motore centrale, lunga circa quattro metri e con una misura del passo inferiore ai 2,4 metri.
Carbonio e alluminio. L'Alfa Romeo 4C Concept concentra soluzioni tecniche e materiali ereditati dalla 8C Competizione - carbonio, alluminio e trazione posteriore - e componenti derivati dai modelli Alfa Romeo in produzione, come il motore 1750 turbo benzina a iniezione diretta, il cambio a doppia frizione Alfa Tct e il manettino Alfa Dna.
Monoscocca. Secondo le dichiarazioni della Casa, l'Alfa Romeo 4C Concept,si focalizza sul contenimento del peso attraverso l'utilizzo del carbonio, che svolge qui funzione anche strutturale. In dettaglio, lo chassis è costituito da una monoscocca realizzata completamente di carbonio, mentre la struttura posteriore del telaio e le "crash box" sono di alluminio. L'Alfa Romeo 4C Concept si affida a sospensioni a quadrilatero alto all'avantreno e McPherson al retrotreno e ha una distribuzione delle masse con il 40% sull'asse anteriore e 60% sull'asse posteriore.
Peso e prestazioni. Il peso della 4C Concept dovrebbe essere al di sotto degli 850 kg con un rapporto peso/potenza inferiore a 4 kg/CV. Il motore dell'Alfa Romeo 4C Concept - praticamente lo stesso della Giulietta Quadrifoglio Verde - è abbinato al cambio automatico Alfa Tct con doppia frizione a secco, disponibile da pochi mesi su MiTo e presto anche sulla Giulietta. Secondo i primi dati dichiarati dalla Casa, la 4C Concept supera i 250 km/h di velocità massima e accelera da 0 a 100 km/h in meno di 5 secondi.
In produzione nel 2012. L'Alfa Romeo 4C Concept - promette la Casa - avrà un futuro produttivo .
Carbonio e alluminio. L'Alfa Romeo 4C Concept concentra soluzioni tecniche e materiali ereditati dalla 8C Competizione - carbonio, alluminio e trazione posteriore - e componenti derivati dai modelli Alfa Romeo in produzione, come il motore 1750 turbo benzina a iniezione diretta, il cambio a doppia frizione Alfa Tct e il manettino Alfa Dna.
Monoscocca. Secondo le dichiarazioni della Casa, l'Alfa Romeo 4C Concept,si focalizza sul contenimento del peso attraverso l'utilizzo del carbonio, che svolge qui funzione anche strutturale. In dettaglio, lo chassis è costituito da una monoscocca realizzata completamente di carbonio, mentre la struttura posteriore del telaio e le "crash box" sono di alluminio. L'Alfa Romeo 4C Concept si affida a sospensioni a quadrilatero alto all'avantreno e McPherson al retrotreno e ha una distribuzione delle masse con il 40% sull'asse anteriore e 60% sull'asse posteriore.
Peso e prestazioni. Il peso della 4C Concept dovrebbe essere al di sotto degli 850 kg con un rapporto peso/potenza inferiore a 4 kg/CV. Il motore dell'Alfa Romeo 4C Concept - praticamente lo stesso della Giulietta Quadrifoglio Verde - è abbinato al cambio automatico Alfa Tct con doppia frizione a secco, disponibile da pochi mesi su MiTo e presto anche sulla Giulietta. Secondo i primi dati dichiarati dalla Casa, la 4C Concept supera i 250 km/h di velocità massima e accelera da 0 a 100 km/h in meno di 5 secondi.
In produzione nel 2012. L'Alfa Romeo 4C Concept - promette la Casa - avrà un futuro produttivo .
Nuova Fiat Panda, anteprima del modello 2011
La nuova Panda arriverà a fine 2011 ma già possiamo vedere le prime immagini. La piccola citycar sarà sviluppata sul pianale attuale ma subirà un forte rinnovamento estetico: le linee si avvicineranno a quella della Fiat 500.
lunedì 28 febbraio 2011
Gas Gas Enduro 2011: evoluzione senza rivoluzione
La gamma enduro di Gas Gas, si presenta ne 2011 con tutte le moto rinnovate, sia le 2 tempi che le 4 tempi, ma nessuna rivoluzione coinvolge le efficienti GG. Le EC, in cilindrate dal 125 (2 tempi) al 450 (4 tempi), sono strumenti di precisione efficienti anche nelle condizioni estreme, ora montano pneumatici Metzeler MCE Six Days Extreme… che come dice il nome stesso sono studiati per le massime performance agonistiche.
Le altre modifiche riguardano più l’apparenza che la sostanza, con un rinnovato vestitino(cupolino, carene laterali e codino) e uno scarico della FMF Q-Stealth. Non dimentichiamoci poi la nuova taratura della forcella, ancora più specialistica in configurazioen standard.
Tali modifiche sono estese a più o meno tutta la gamma, che prevede anche una versione replica della moto del vicecampione del mondo Christophe Nambotin, con componentistica al massimo delle prestazioni. In attesa di notizie più approfondite sulle nuove EC a 2 e 4 tempi, vi lasciamo con una bella gallery
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